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news_tristeNews tristi dal Congo

Purtroppo il momento di lasciare il Congo è arrivato!

Ho aspettato a lungo prima di comunicarlo ufficialmente in quanto, proprio fino all’ultimo, ho sperato di poter far qualcosa per non partire ma purtroppo ora devo accettare il fatto che, tra due giorni, mi dovrò trasferire in Libia (dopo una decina di giorni di permanenza in Italia).

Questi ultimi giorni gli ho dedicati ad organizzare il futuro del Congalie, senza tralasciare nessun aspetto perchè tutto il progetto non può e non deve morire.

La parte tecnica (che è alla fine l’aspetto per me meno importante) è affidata a tre ragazzi locali che negli ultimi 2 anni mi hanno affiancato negli allenamenti e penso che ora siano in grado di continuare gli allenamenti anche in mia assenza (continueranno ovviamente i contatti ed i consigli sul come procedere, settimanalmente, agli allenamenti), inoltre, sempre per questo aspetto, ci saranno altri amici francesi che di tanto in tanto si recheranno al campo di allenamento per seguirli direttamente.

Per quanto riguarda invece l’aspetto più importante, ovvero il progetto studi, ho già definito il tutto con le due scuole che i nostri ragazzi frequentano. Entrambe hanno aperto conti correnti presso la filiale del Credito Lyonnais (filiale francese) e su una banca locale qui in Congo, questo per non avere tramiti con il rischio che i soldi finiscano in altre direzioni. Mi preoccuperò direttamente ad inviare i soldi attraverso bonifici via internet, bonifici di cui vi invierò documentazione per presa visione.

Ci sono infine dei ragazzini che hanno scelto di fare le cosidette “ecole de metier”, ovvero presso delle officine maccaniche (principalmente) o altri atelier come questi, per imparare direttamente il lavoro. Queste “scuole” chiedono un pagamento annuale che consiste in circa 150-180 euro più, secondo tradizione congolese, tre casse di birra, due bottiglie di un super alcolico a scelta e una damigiana di vino (non chiedetemi come mai, queste sono le loro tradizioni). I soldi necessari provvederò ad inviarli ad un mio amico/collega che resterà qui in Congo che effettuerà direttamente i pagamenti (per gli accessori darà i soldi ad uno dei miei tre collaboratori che provvederà ad acquistare il tutto per poi darlo direttamente all’atelier).

Chiaramente i pagamenti avverranno o trimestralmente o semestralmente in modo da non sperperare i soldi nel caso in cui le condizioni dovessero modificarsi (il bambino smette di andare a scuola, guerra civile, impossibilità di gestirli a distanza ecc….).

E’ ovvio chiaramente che spero che anche da parte vostra l’aiuto continui ad arrivare con la mia garanzia che i soldi saranno impiegati solo e sempre per i vs bambini senza alcuna spesa di gestione, esattamente come avvenuto fino ad oggi e che i soldi non verranno gestiti da altre persone o terzi ma direttamente da me.

I miei collaboratori verranno pagati mensilmente da me personalmente (con i miei soldi) ed i contatti li terrete direttamente voi con i bambini stessi.

Se aveste voglia di parlare con il vostro bambino/bambina è sufficiente chiamare il numero di telefono qui di seguito (00242-6760415 – Medard, a cui ho affidato la rsponsabilità di seguire i bambini in tutto e per tutto, esclusa la parte economica) e mettervi d’accordo per il l’ora ed il giorno in modo che Medard stesso possa, con il suo cellulare, recarsi direttamente dal bambino). ricordatevi che, durante il periodo estivo con l’ora legale in Italia, voi avete un’ora in più di fuso orario, mentre durante l’inverno, in congo non c’è differenza di orari.

Chiaramente io ci sono e ci sarò sempre, per qualsiasi cosa potrete contattarmi momentaneamente al mio indirizzo di posta elettronica privato (paolo.familiari@libero.it), telefonicamente in Italia al 338-7764157 e, successivamente, vi invierò anche gli indirizzi ed il telefono del lavoro in libia.

Se poi dovessimo scoprire che, con l’andare avanti del tempo, qualcosa non dovesse funzionare, che i bambini si perdono ed iniziano a non frequentare la scuola, che………………………..non lo so, qualcosa non vada nel verso giusto, provvederò io direttamente a ridarvi indietro la vostra somma non ancora utilizzata fino a quel giorno. E’ chiaro che spero ciò non si verifichi mai ma, per correttezza, mi sento di doverlo comunque prendere in considerazione. Il mio consiglio poi è di evitare di inviare soldi direttamente al bambino o peggio ancora ai suoi genitori, verrebbero sicuramente utilizzati non certo per il vostro fine ma sprecati in malo modo!!!!!

E’ chiaro comunque che, visto che parliamo dei vostri soldi, siete comunque voi in primis a deciderne la destinazione.

Vi stò scrivendo tutto questo con dolore profondo, questi ultimi giorni qui in Congo li stò vivendo veramente molto male, a livello personale ovviamente. Ho trascorso con i bambini queste ultime due domeniche e vi assicuro che ho il cuore in gola. Mi hanno dimostrato tutto l’amore che provano per me ed i pianti sono stati talmente frequenti che non ho quasi più la forza di pensare. una parte di me resterà sempre qui, con loro!!!

Spero ovviamente di ritornare un giorno, chissà mai neanche troppo lontano!!!!

L’altro ieri sera abbiamo fatto l’ultima partita insieme contro una squadra di francesi adulti che si allenano per i fatti loro qui a Pointe Noire. in passato ne avevamo fatte altre tre con esiti altalenanti , 2 giorni fa i miei ragazzi mi hanno veramente dimostrato di essere una squadra, una vera squadra di rugby che sa battersi dimostrando ormai di essere veramente un gruppo magnifico, mi hanno voluto regalare l’ultima (per il momento spero) grande gioia e soddisfazione battendo nettamente, come mai era avvenuto, questi nostri avversari molto più grandi e robusti di noi!!!!

E’ stata una serata indimenticabile terminata con canti e danze accanto a delle bottiglie di birra (per i più grandicelli) e di coca cola (per i più giovani). Ho difficoltà anche a parlarne e a scriverlo, gli occhi mi bruciano e mi lacrimano di continuo. E’ una ferita grande, talmente grande che mai e poi mai mi sarei immaginato. ci sono stati bambini che, durante tutta l’ultima festa non hanno mai smesso di piangere, una bambina che mi ha stretto e non voleva più lasciarmi andare, l’ultima entrata nel gruppo che, nonostante non potesse emettere nessun suono e pronunciare alcuna parola (purtroppo è sordo-muta) mi ha dimostrato con i suoi occhi e le sue lacrime tutto il suo amore nei miei confronti. Stò male, malissimo e lo dico con orgoglio!!! Amo tutti questi bambini profondamente e dovermi distaccare da loro mi addolora visceralmente.

Vi prego, quando possibile, di farmi sapere le vostre opinioni, avere i vostri consigli e soprattutto se sarete al ns fianco per continuare questa nostra avventura.

Chi avesse dubbi o foste restio nel continuare prego mi faccia sapere in modo che possa organizzarmi fin da subito per il prossimo anno.

Per qualsiasi problema, mi raccomando, scrivetemi e cercherò di darvi quanto prima una risposta.

Un saluto a tutti voi.

Paolo

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